Ci sono voluti 32 anni per scoprire che la storia delle cartucce del videogioco E.T. – L’Extra-terrestre, sepolte nel deserto di Alamogordo (New Mexico, U.S.A.) visti i tragici risultati di vendita, non era una leggenda.
Gli scavi sono stati eseguiti apposta per far luce sulla vicenda e sono alla base di un documentario che la Fuel Entertainment sta realizzando sulla storia dei videogiochi. Ancora non e’ chiaro il numero di cartucce ritrovate: secondo la leggenda, furono milioni le cartucce di E.T. sepolte nel deserto.
Il videogioco e’ stato uno dei piu’ grandi flop della storia dei videogiochi: realizzato in meno di due mesi per sfruttare l’enorme successo del film, E.T. era una avventura poco attraente per i possessori dell’Atari 2600. Avrebbe dovuto fare il botto: lo fece, ma nel senso opposto a quello sperato, tanto che normalmente il suddetto gioco viene indicato come la causa non solo della crisi dell’Atari ma addirittura della “Crisi dei videogiochi” del 1983. Sulla pochezza della grafica, vista l’epoca, si poteva anche chiudere un occhio: quel che probabilmente affosso’ il gioco fu piuttosto il gameplay molto noioso.
Improponibile qualsiasi rivalutazione: il gioco e’ veramente penoso.
Tuttavia, ironia della sorte, l’eccezionale fallimento come gioco e operazione commerciale, insieme alla leggendaria (fino a qualche giorno fa) sepoltura nel deserto americano, hanno dato al titolo, cosi’ sfortunato nel 1982, una notorieta’ straordinaria tanto che le cassette ritrovate, chiaramente dei cimeli, verranno ora vendute all’asta a caro prezzo.
Fonte: et atari cartridge sul sito ign.com